domenica 28 settembre 2008

SMST I Stresa





Quella dell'SMST, il Convegno sulle Leghe a Memoria di Forma e Materiali Superelastici è stata un'esperienza indimenticabile.
Per farla semplice l'SMST è un Convegno internazionale di scienziati che presentano alla comunità scientifica le ultime ricerche riguardo a materiali innovativi, reattivi e assolutamente stimolanti quali le leghe a memoria di forma.
Da diversi anni, forse per il mio passato da quasi-fisico forse per un atteggiamento aperto a campi estranei a quello cui appartengo, ho iniziato collaborazioni interessanti e dai risultati inaspettati.
La lampada animata V/a.g.r.a e la struttura auto-montante SpideR, progetti che hanno avuto diversi successi di critica grazie a numerose pubblicazioni e alla vittoria in concorsi di assoluto prestigio, non sarebbero diventati oggetti reali e concreti senza l'incrocio tra il mio lavoro e quello del CNR-IENI di Lecco, il dipartimento del Consiglio Nazionale delle Ricerche che proprio di materiali non convenzionali si occupa.
Promotore di questa collaborazione e partner di indiscutibile importanza in questi progetti è stato - ed è tuttora in altri progetti in fase di sviluppo - il fisico Stefano Besseghini che del dipartimento di Lecco è direttore e punto di riferimento di valore assoluto per la comunità scientifica internazionale.
Proprio grazie a questo "crossover" di competenze il mio "modo" di progettare si è spinto verso una direzione assolutamente atipica che mi ha portato (addirittura) ad essere "istruttore" nello Short Course dell' SMST di quest'anno insieme a Stefano Besseghini, a Marinella Levi - docente di Scienze e Tecnologie per i Materiali per il Design al Politecnico di Milano -, Scott Russell e Frank Sczerzenie esperti di fama mondiale di questi materiali innovativi.

Nel pomeriggio si è svolta una sessione diretta da me, Marinella e Stefano indirizzata a stimolare i 40 presenti -prevalentemente ingegneri e fisici interessati allo sviluppo di questi materiali in campi di ricerca avanzata - ad affrontare il percorso di progetto in modo inusuale proprio grazie alle incredibili potenzialità che possono avere.

Un idea base del mio intervento è stata quella di introdurre il concetto di interazione tra utente e materiale.
Quello che a mio avviso può essere provocatorio (in senso di stimolo) per un designer è valutare una possibilità di reazione dell'oggetto ad una azione più o meno prevista.
L'esempio di V/a.g.r.a è banale, la luce, l'accensione provoca un passaggio di senso (buio luce) e il movimento dell'oggetto si colloca come reazione all'azione effettuata dal soggetto.

Perchè non rompere il tabù dunque?

Gli SMA possono essere descritti come materiali capaci di togliere all'oggetto la sua oggettività.

Per un designer una sedia è una sedia, una lampada è una lampada, una forma è una forma (guai a chi cita Brachamutanda)
Gli SMA sovvertono questo schema. E' l'azione che genera (può generare) la forma.

Penso che questo sia molto importante perchè svincola dall'uso del materiale e da tentativi imitativo/sostitutivi. Questo perchè colloca in un limbo nel quale non si è abituati a concepire il rapporto con un oggetto in stretto senso d'uso.
Se riesce a passare il concetto che il materiale interagisce con una azione (non solo che si deforma o si modifica) non solo inizia a pensare a usi diversi ma a mio avviso a momenti diversi in cui collocare l'uso e, (dunque) a oggetti tipologicamente diversi.
L'SMA da l'opportunità di una configurazione (anche biomorfica, organica, tutto quello che vogliamo) interattiva rispetto all'uso. L'azione di V/a.g.r.a è spettacolo, bello, poetico, concettuale ma soprattutto scenico ma può introdurre una rivoluzione copernicana per il mondo design.
Il famoso "la forma segue la funzione" (chiedete a 15 designers chi l'ha detto e avrete 15 risposte diverse) di cui ogni designer si riempie la bocca vacilla.
"La forma segue l'azione!"
Si apre un mondo nuovo quello di un progetto di un atto e di un oggetto che interagisce col soggetto che compie l'atto.

Lo Short Course è stato accolto con entusiasmo dai partecipanti tanto da spingere me Marinella e Stefano a pensare ad una replica rivolta più strettamente ai designer per l'inizio del 2009.
Chi è arrivato fino a questo punto magari sarà interessato ad avere ulteriori informazioni e dettagli sull'iniziativa.

Grazie a Stefano Besseghini e Marinella Levi: lavorare con loro è stato un piacere un divertimento ed un esperienza di assoluto livello. Mi auguro ci siano presto nuove occasioni di confronto davanti a pizze per tedeschi...

rO.

venerdì 5 settembre 2008

Cover Magazine di...casamia...



Beh, già è un onore avere l'onore della copertina di una rivista internazionale, quando poi sul paginone d'apertura c'è anche la foto della casa in cui vivi, per la quale hai passato più di una notte insonne e scrivi questo post dal divano della foto beh, che dire... bello.
Qui l'articolo completo

rO.

giovedì 4 settembre 2008

Dirty&Clean all' Adunata del Contemporaneo



FUORIBIENNALE presenta:

ADUNATA DEL CONTEMPORANEO
Bassano del Grappa, Ponte Vecchio
6 settembre 2008
dalle 18.00 alle 2.00

DIRTY&CLEAN

concept: Romolo Stanco
with: Rae Martini


In quella “&” resta nascosta tutta la contraddizione il fascino e l’immaginazione che caratterizza Dirty“&”Clean
Uno spazio unico, indistinto caratterizzato dalla presenza di due sedute uguali “&” diverse, due mondi con la stessa forma “&” colori diversi.
LaDinDon nasce, nel disegno di Romolo Stanco, come un dondolo “&” , allo stesso tempo, come una seduta statica.
E’ l’uso, l’interazione con l’uomo, il compimento della propria funzione che riconfigura l’oggetto mutandone la forma, la posizione nello spazio, perfino l’aspetto.
E’ un oggetto che nulla ha di oggettivo, una seduta rispetto alla quale occorre instraurare un rapporto, immaginarne una reazione, prendere confidenza, giocare, seder-la.
LaDinDon dondola “&”, ad un certo punto non dondola più.
Diventa stabile, ferma, solida solo grazie all’uso, poi, quando la si abbandona ricomincia a dondolare in balìa del suo peso, della forza di gravità fino a fermarsi, quando lo vorrà, incerta, in una posizione di precario equilibrio.
LeDinDon esige una interazione con chi la utilizza, chiede fiducia “&” offre in cambio sicurezza, in un lungo istante fatto di domande: “...da che parte mi siedo?”, “poi...cosa succederà?” “...sosterrà il mio peso o si capovolgerà?” .
Provare è l’unica soluzione, trovare il proprio modo, una personale interpretazione, un esclusiva interazione con l’oggetto, un’esperienza.
Per questo LaDinDon è se stessa “&” ciò in cui il suo uso la trasforma.
Per questo motivo LaDinDon è una linea pura, essenziale e pulita, annullata di ogni cromia a sostenere soltanto le proprie ombre, domestica, neutra “&” , allo stesso tempo può diventare capace di impregnarsi dei colori urlati e crudi della città, della trasversalità culturale del contemporaneo, della ruvidezza materica metropolitana volutamente segnata, consumata.
Non è una scelta, non si pone come alternativa ma come un mondo possibile “&” nell‘interprertazione street di Rae Martini sopravvive e mantiene la propria forza, il proprio vigore, la propria geometria, il proprio carattere e la propria struttura perche’ è pensata e cresciuta per vivere di esperienze, per dialogare con chi la utilizzerà, ed è per questo scaltra, resistente, carismatica e assolutamente reale.

Tre Volte Stanco




MACEF_LAB
Cernobbio di Como, Villa Erba
5 - 8 settembre 2008
opening party 6 settembre ore 19.30

Milano, Fiera di Rho
5 - 8 settembre 2008
10.00 - 19.30

Un progetto volto a creare un ponte di conoscenza, organizzazione e stimolo fra aziende che fanno riferimento al mondo della casa, volto a diffondere l’informazione e favorire l’avvio di un circolo virtuoso fatto di creatività e innovazione.
Si svolgerà nel contesto dell’imminente Macef Settembre, attraverso una grande area nel padiglione 7, dove saranno presentate – per prodotti emblematici e con un adeguato contesto comunicazionale - le aziende scelte come “esempi di significativa innovatività”. Grazie alla collaborazione con villa Erba Spa anche l’esposizione di Settembre, tuttavia, sarà “clonata” nella prestigiosa sede di Villa Erba (una villa padronale già appartenuta alla famiglia di Luchino Visconti, oggi importante sede fieristica collegata al Gruppo Fiera Milano) e sarà meta di visite guidate di buyer e giornalisti.
In questo prestigioso evento che presenta il futuro possibile del mondo del design, espone il prototipo della innovativa e concettualmente intrigante lampada “assente” “Quelcheresta”sviluppata con la collaborazione del Laboratorio di Meccanica sperimentale del Politecnico di Milano: Una "struttura assente" come metafora della luce, privata, simbolicamente e tecnicamente, del proprio elemento illuminante.


ADUNATA DEL CONTEMPORANEO
Bassano del Grappa, Ponte Vecchio
6 settembre 2008
dalle 18.00 alle 2.00

Cona la direzione artistica di FuoriBiennale, prodotta in collaborazione con la Regione Veneto, il Comune di Bassano del Grappa, , con la collaborazione di di Designerblog si profila come una notte indimenticabile, dove i creativi italiani sono chiamati ad una storica adunata per sottolineare che l'Iatlia deve ripartire dal contemporaneo. In una sola giornata ci sarà una delle più grandi concentrazioni mai avvenute in Italia di azioni tra arte, design, musica e fashion, popolata di eccellenza e talenti con l'obiettivo di favorire la contaminazione tra linguaggi artistici ed azioni creative, ricerca e sperimentazione.
Animato dalla contaminazione culturale che da sempre caratterizza i suoi progetti, proseguendo un percorso iniziato con l'esposizione De-Contamination e culminato con la collaborazione con l'artista milanese Rae Martini al Fuorisalone 2008, sullo scenografico ponte di Bassano, Stanco presenta “Dirty&Clean”, una istallazione ispirata alla relazione simbiotica tra uomo e oggetto che si deforma sino a rendere l'oggetto stesso parte della propria personalità: l'instabile equilibrio della forma condizionata e modificata dall'uso si estende al colore, all'immagine al tatto. Con la collaborazione di Rae Martini.

NX500 IL DESIGN INTERPRETA PALLADIO
Vicenza, Palazzo delle Scalette
8 - 19 settembre 2008
opening party 8 settembre ore 15.30

Torino, Palazzo Guarnieri della Roggia
25 ottobre - 9 novembre 2008
10.00 - 17.00

La mostra “n x 500 – il design interpreta Andrea Palladio”, è un progetto che coinvolge designer e maestri orafi, invitati ad elaborare e produrre oggetti traendo ispirazione dall’architettura del Palladio.
Universalmente riconosciuto come il più noto architetto italiano della storia, Andrea Palladio ha lasciato opere concettualmente uniche e, per questo, riconoscibili contribuendo inconsapevolmente esso stesso a creare quel made in Italy che caratterizza molte delle nostre più importanti produzioni, dall’architettura, alla moda, al design. Realizzata in collaborazione con Fiera di Vicenza e patrocinata dal CISA – Centro Studi Internazionale di Architettura Andrea Palladio – e dal Comitato del Torino World Design Capital – la Mostra esporrà in più città oggetti di altrettanti designer e orafi.
Traendo ispirazione dall’architettura del maestro veneto e dalle sue rigorose geometrie Romolo Stanco mostra una edizione speciale di “KilltheQueen”, un oggetto "riflettente" che riconfigurando le radici nel passato con la sensibilità, la cultura e la tecnologia del contemporaneo, scaglia nel futuro una interpretazione possibile sulla simmetria e le proporzioni palladiane dando forma a pezzo essenziale, irreale e futuribile.