sabato 19 gennaio 2008

Be Come Real @ Hotel Nhow! Milano











A questo indirizzo GALLERY potete vedere alcune immagini del party di inaugurazione di giovedì al Nhow! e della istallazione "Plastico Amor Pulsante" al quarto piano.
Certo, molto meglio fare un salto in via Tortona ad azionare con le vostre amorevoli mani il "Plastico Pulsante": tutta la mostra, come sempre, vale la visita.

Nelle immagini qui sopra uno scorcio dell' istallazione "Plastico Amor Pulsante" in cui quattro lampade animate V/a.g.r.a. penzolano inermi su quattro Barbie diversamente abbigliate (a rappresentare metaforicamente differenti tipologie femminili) in attesa di essere "azionate" con il plastico pulsante rosso e prendere "vita" grazie alla curiosità di qualche intraprendente visitatore della mostra attratto e ispirato dal suo "tipo" preferito.
Le ultime tre invece sono alcune immagini dell'allestimento del secondo piano con le sedie Gulp! apparse proprio oggi in un servizio sulla mostra al Nhow! sul canale satellitare LUXE TV (817 SKY).

venerdì 18 gennaio 2008

Plastico Amor Pulsante @ Nhow! Hotel Milano



Ieri alle 19 si è aperta una nuova esposizione presso l'hotel Nhow! di Milano.
La mostra, dal titolo BE COME REAL, curata dal dipartimento artistico dell’hotel gestito da Vanina Schenone e Elisabetta Scantamburlo, raccoglie una serie di giovani artisti differenti per soggetto e stile, ognuno dei quali porta al nhow la sua particolare visione delle figlie di Eva.
L’illusione della bellezza e dell’apparire, così come ci vengono presentate dal mondo della moda viene smascherata nella sua fragilità.
Giovane, vecchia, oggetto, lavoratrice, ironica, critica, erotica, drammatica,… la donna sarà la regina per tre mesi, l’hotel il suo castello.
Sono stato invitato a presentare, al quarto piano del prestigioso hotel/galleria, una istallazione attinente al tema della mostra in cui fossero protagoniste le lampade animate V/a.g.r.a. da me disegnate.

Il tema, ottimamente proposto e gestito da Vanina ed Elisabetta, mi ha offerto la possibilità di giocare con un concetto a cui sono molto affezionato:"l'illusorietà dell'apparenza"
Calma calma niente di troppo complesso, solo un presupposto spesso considerato incrollabile ma ancor più spesso poco attinente alla realtà delle cose.
Capita che la nostra esperienza, cultura, conoscenza ci trasformino in esseri molto convinti, sicuri e certi della nostra capacità di osservazione e interpretazione di ciò che ci circonda.
Questo a volte ci fa scivolare, senza che neppure ce ne accorgiamo, in canali interpretativi obbligati conducendoci a conclusioni apparentemente ovvie.
Massimo Piattelli Palmarini chiama questi processi "tunnel della mente" e nell'interessante libro "L'illusione di sapere" spiega quanto sia diffusa questo ingannevole processo mentale: a tutti capita di esseri convinti di sapere, e invece di sbagliare, perché verso l'errore il nostro pensiero è inconsciamente incanalato da "tunnel mentali" - come Palmarini li chiama - a noi connaturati. E restarne fuori non è difficile soltanto per l'uomo della strada: a quanto egli riferisce, persino "i Nobel" sono facilmente vittima di quelle che - in analogia con le "illusioni ottiche" - sono state chiamate "illusioni cognitive".

Ho scomodato niente di meno che il il fondatore del Dipartimento di Scienze Cognitive dell'Istituto San Raffaele di Milano, per raccontare lo stimolo che mi ha portato all'elaborazione dell'istallazione presentata al Nhow!
Il percorso in realtà mi affascina come criterio generale di "progettazione" intesa in senso lato, ossia come "idea" che genera forme.
"Plastico Amor Pulsante" è una definizione multi interpretativa di una "realtà" costruita su più livelli di lettura.
L'istallazione si compone di quattro elementi differenti: le quattro proboscidi di nylon e silicone penzolanti della lampada V/a.g.r.a. che cedono inermi alla forza di gravità proprio sopra alla testa di quattro bambole di plastica variamente abbigliate e accessoriate a rappresentare in modo simbolico un "campione" di tipologia femminile.
Al di sopra delle lampade un grosso "pulsante" di plastica rossa induce ed invita a una interazione attiva.
Il paradosso dell'ambiguità linguaggio si trasforma in una componente di "confusione" ulteriore...

Ma cos'è allora il "Plastico Amor Pulsante"? Un pulsante (sostantivo) rosso di plastica o un pulsante (aggettivo) amore per una bambola di plastica?
Forse semplicemente entrambe le cose, forse l'ovvietà dalla risposta sta nel fatto che occorre rompere uno schema istintivo per andare oltre la lettura e oltre il linguaggio, per lasciarsi guidare dalla curiosità e dall'istinto di scoprire cosa si nasconde dietro le parole.
Ed ecco che entra a far parte del gioco l'azione o meglio l'interazione, che si cerca il modo di premere il rosso pulsantone inerpicandosi sulla pedana rialzata.
Ecco che ognuno sceglierà la sua Barbie preferita la guarderà da vicino, la toccherà...insomma entrerà in un rapporto di dialogo, di scoperta sensoriale e non solo di osservazione.

Ecco che qualcuno riuscirà a schiacciare il rosso pulsantone (attenzione, niente dice che devi farlo...) e qualcosa accadrà.
Nascerà un movimento, la plastica prenderà vita, si animerà provocando una reazione di calore, di energia. La luce cambierà i colori, le ombre, e tutto apparirà diverso.
Ciò che era morto e statico sarà animato dalla luce e dal movimento, le bambole di plastica splenderanno come sotto ai riflettori di una passerella.
Tutto per alcuni istanti, alcuni brevi secondi in cui la realtà apparirà diversa da ciò che sembrava ma forse per quei pochi istanti sarà diventata davvero quel che è.

Non è facile spiegarlo con le parole, è solo una semplice una esperienza e per ciascuno sarà diversa.
Una esperienza fatta di colori, di luci, di forme e di oggetti.
Di colori che mutano, di luci che nascono di forme che prendono vita e di oggetti che diventano organismi animati.
Che tutto ciò possa provocare una reazione non sta scritto da nessuna parte ma può accadere.
D'altra parte non esiste un solo modo no?
:-)

rO.