lunedì 29 ottobre 2007

RomaDesignPiù



Cose interessanti a RomaDesignPiù ce n'erano parecchie, presto aggiorneremo lo SpyEvents e posteremo un po' di immagini. Inizio (con piacere) a vedere che anche designers giovanissimi, magari prossimi alla laurea cominciano a ragionare in termini più "complessivi" sul proprio "mestiere". Dico "con piacere" perchè sono convinto che così come oggi un telefono serve pure a fare le foto, madare e-mail, navigare in internet, archiviare ed ascoltare musica sia abbastanza ovvio che un progettista non debba essere più un bravo disegnatore con (magari) un'idea interessante. Questa è solo la funzione "phone" e difficilmente basta a redere il "prodotto" designer interessante. E' da qualche anno che vado per questa strada, questo blog ne è una testimonianza diretta e sono convinto che possa essere utile allo scopo ma il fatto di vedere ragazzi bravi e pocopiùcheventenni presentare prototipi funzionanti, concretizzare le proprie idee in oggetti reali e utilizzabili mi convince ancor più della direzione di questo progetto.
Valerio Ciampicacigli, giovine designer romano, ha intrapreso una strada interessante insieme ad alcuni colleghi che si presenta con il nome di Paula.
A parte il fatto che è un giovane simpatico con cui è un vero piacere confrontarsi e chiacchierare quello che mi ha colpito è il modo propositivo di presentare le loro idee. I loro oggetti (andateveli a vedere sul sito www.allaboutpaula.com ) vanno in una direzione e questo è già di per se interessante e stimolante. Abbiamo chiacchierato e ci siamo confrontati su argomenti interessanti e sono convinto che rapporti come questi, più diretti, meno "autocelebrativi" e maggiormente interattivi permettano di crescere, di evolvere il proprio pensiero in direzioni inaspettate e stimolanti.
Sia chiaro è un'opinione, soltanto un modo.
Ce ne saranno almeno altri duemila ma solo con il confronto tra più modi e mondi possibili possiamo andare in una direzione con convinzione...
...per poi magari cambiare opinione il giorno dopo.
Ma questo fa parte del gioco.

r.

RomaDesignPiù



Sì è conclusa a Roma lo scorso sabato, presso lo Spazio Etoile di Paiazza San Lorenzo in Lucina l'esposizione RomaDesignPiù. In Italia, si sa, Milano ha la leadership nelle esposizioni riguardanti il design. Salone e Fuorisalone sono appuntamenti planetari da non perdere, le "major" dell'industria del mobile hanno per la maggior parte sede nel nord italiae molti degli studi di noti designer nazionali e stranieri hanno sede nel capoluogo lombardo.
Ma Roma, la Capitale, non tollera una situazione di vassallaggio passivo nei confronti di Milano e con il supporto dell' Università La Sapienza e un approccio assolutamente antipodico rispetto alla logica milanese si è inventata un format interessante e tutt'altro che scontato.
RomaDesignPiù è una mostra prima che un evento e questo permette di avvicinare il pubblico al mondo del design con una atteggiamento più "culturale" e meno commerciale.
Questo (sarà anche per la similitudine con il mio approccio alla materia) mi è piaciuto e la presenza di un pezzo assolutamente nuovo come la GULP! nel contesto della mostra chiamata "Design Peep Show" mi è sembrata una "opzione" interessante.
Col senno di poi direi che è stata una esperienza positiva e interessante. Il livello dell'esposizione era di sicuro rilievo e (a mio avviso) avvicinava nomi conosciuti e assolutamente nuovi nel campo del design senza alcuna differenza di "territorio". L'allestimento essenziale e uguale per tutti lasciava spazio agli oggetti senza "abbagliare" con allestimenti e scenografia ad appannaggio solo di nomi blasonati.
Magari un po' d'occhio in più alla componente "evento potrebbe non fare male per una prossima edizione ma di certo l'attenzione e l'interesse del pubblico per l'evento ne sottolinea la riuscita.
L'approccio "romano" al design può funzionare.
Visto?
Nonesiste un solo...

:-)

r.

mercoledì 24 ottobre 2007

De-Contaminazioni



La cosa più interessante e divertente dell'esposizione al Nhow! è rappresentata con incredibile forza proprio dal concetto che ispira il nome della mostra.
De-Contamination è un titolo intrigante e stimolante così come certamente impegnativo. Le ideatrici - e curatrici - (o art director direbbero alcuni...) Vanina Schenone ed Elisabetta Scantamburlo hanno avuto un'ottima intuizione supportata da una maniera molto intelligente di "allestire" gli spazi.
Le creazioni di street artist italiani di fama internazionale (nei prossimi post ne vedremo qualcuno magari...) sono state affiancate ad oggetti di design scultorei, a fotografie elaborate ed illustrazioni di grande impatto.
Quello che si percepisce è un modo di "affrontare" l'arte capace di pedere i confini tra attività diverse, di sciogliersi tra le due e le tre dimensioni, di integrare la funzione come una "opzione" possibile. In definitiva la "contaminazione" pervade lo spazio e gli oggetti, si fa beffa di contenuti e contenitore. L'arte è un modo di affrontare la "visione" della vita, di rappresentarla, di "fissarla ed elaborarla tramite la propria sensibilità. Questo è vero in ogni sua forma ed espressione.
Una giornalista americana (Karen Klages) sulle pagine del Chicago Tribune qualche mese fa aveva scritto dei miei progetti "Design as art".
Ne ero rimasto colpito e onorato perchè "qualcuno" percepiva la trasposizione formale delle mie idee in un campo applicato (come quello del design) come una vera e propria espressione d'arte.
La mia presenza alla mostra del Nhow! è un altro anello di questa catena. Anche nell'arte nonesiste un solo modo.
Elisabetta e Valeria lo hanno capito.
Gran bella esposizione.



r.

martedì 23 ottobre 2007

Decontamination @ Nhow!



Ecco la prima immagine della esposizione Decontamination in corso fino al 4 gennaio presso l'hotel Nhow! in via Tortona 35 a Milano. Una mostra straordinaria cui ho avuto l'onore di essere invitato insieme a nome eccellenti del mondo dell'arte come David Lachapelle, Vivienne Westwood, i Campana Brothers Filippo Panseca e nomi importanti della street art italiana.
Questa è solo una immagine istantanea di una "giovine" che "testa" la nuova sedia GULP! (presentata in anteprima proprio per l'hotel Nhow! in questa occasione...) davanti al "Muro di Berlino" di Filippo Panseca.
Di questa mostra chiacchiererò più avanti, intanto vi invito a farci un salto. Ne vale la pena sia per il contenuto sia per lo splendido contenitore in cui la mano di Matteo Thun mostra davvero eccezionale ispirazione.
Un onore e un privilegio esserci.

r.

venerdì 19 ottobre 2007

Oggi partiamo



L'inaugurazione dell'esposizione DECONTAMINATION, alla quale sono stato invitato a presentare tutti gli oggetti disegnati e sviluppati nel progetto NONESISTE, e mi è sembrata un'ottima occasione per inaugurare anche uno spazio "virtuale" legato al mio modo di lavorare e di toccare il mondo del design, dell'architettura e del "confronto" con un quotidiano in continua evoluzione.
Innazitutto quindi la buona creanza: Sono Romolo Stanco, architetto e designer.
Trentacinque anni sede dello studio a Piacenza - SmarritaCamilla Architectural Workshop - e molte collaborazioni in un range geografico direi abbastanza ampio.
Ma cosa faccio esattamente vorrei aver modo di "raccontarlo" in questo spazio descrivendo esperienze in divenire e confrontandomi con chi avrà voglia di frequentarlo su argomenti che non necessariamente abbiano a che fare con argomentazioni specifiche riferite ad architettura e design.
Il titolo del blog parla chiaro: "Nonsiste un solo modo".
E da questo punto di partenza che la mia esperienza di progettista, di architetto, di designer si "confronta" con il mondo della ricerca, della tecnologia, dell'arte e di campi applicativi "estranei" per evolversi, involversi, modificarsi, cambiare.
Già, perchè un solo modo Nonesiste mai.
Ce n'è sempre più d'uno e il vero divertimento, la vera libertà sta proprio nella scelta, nel confronto, e nella continua "ricerca" di qualcosa che stupisca, sorprenda e colpisca.
Non che queste siano linee guida ovviamente! Solo un pensiero, una maniera di "osservare" che può condurre a risultati concreti.
Che siano oggetti, progetti, idee l'obiettivo di questo blog e raccontare percorsi, storie, esperienze legate al mondo nel quale ho il privilegio di poter "lavorare".
Ma questo, ovviamente è il proposito di oggi.
Nessuno se ne abbia a male se domani la penserò in modo diverso.
Nonesiste un solo modo no?

r.